La Legge di Bilancio 2023 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha previsto il rifinanziamento della misura Nuova Sabatini 2023, stanziando nuove risorse finanziarie per 150 milioni di euro. La Nuova Sabatini 2023 è un’agevolazione che ha l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle PMI, facilitando l’accesso al credito alle imprese per la realizzazione di investimenti in beni materiali e immateriali ad uso produttivo.
Nuova Sabatini 2023: come funziona
Nuova Sabatini 2023 è una misura volta a sostenere le piccole e medie imprese negli investimenti per l’acquisto o il leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.
Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023 è stata riservata una specifica dotazione finanziaria per investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese. Nello specifico, si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Nuova Sabatini 2023 consiste nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti o leasing, per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro a copertura del 100% dell’investimento, nel quale è previsto una parte di contributo a copertura degli interessi erogato in anticipo dal Ministero. Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti ed è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di massimo cinque anni e dello stesso importo del finanziamento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali, cd. “industria 4.0”
- 3,575 per gli investimenti green
Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
- di durata non superiore a 5 anni;
- di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
- interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Nuova Sabatini 2023: a chi è rivolto
Nuova sabatini 2023 è rivolta a micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- abbiano sede legale o un’unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
È rivolta a tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.
Spese ammissibili
Nuova Sabatini 2023 finanzia gli investimenti per l’acquisto o il leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali. I beni devono essere nuovi e devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni;
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Non sono considerate ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Come e quando presentare la domanda
Per accedere a Nuova Sabatini 2023 è necessario che l’impresa presenti alla banca o all’intermediario finanziario la richiesta di finanziamento e la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. La banca/intermediario ha la facoltà di concedere il finanziamento alla PMI e, in tal caso, dovrà trasmettere al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo. La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione oppure, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene o alla data di collaudo, se successiva.
A partire dal 1° gennaio 2023, le domande di agevolazione dovranno essere compilate esclusivamente in via telematica. Le imprese possono richiedere l’agevolazione fino ad esaurimento delle risorse disponibili.