Il credito d’imposta: cos’è e nuove tipologie

Cos’è e come funziona

Il credito d’imposta è un credito che un soggetto economico (persona fisica o azienda) vanta nei confronti dello Stato, che può essere utilizzato per compensare i debiti, diminuire le imposte dovute o, quando ammesso, si può richiedere il rimborso. Le aziende che usufruiscono del credito possono compensare eventuali debiti nei confronti dell’Erario o di altri enti pubblici quali le Regioni, i Comuni, l’Inail, l’Inps, ecc.

E’ un tipo di agevolazione che viene spesso utilizzato dagli dagli Enti statali e locali per sostenere le imprese e i privati negli investimenti o negli acquisti.

Non si tratta di un finanziamento che consente all’azienda di ricevere liquidità per affrontare una spesa o un investimento, ma di uno strumento che riguarda le imposte e che viene utilizzato dalle aziende per ricevere uno sconto sui tributi da pagare allo Stato.

Il credito d’imposta si può utilizzare a compensazione dei crediti fiscali mediante modello F24 attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate oppure come rimborso attraverso la dichiarazione dei redditi, utilizzando il modello 730.

Il valore del credito, il tetto massimo di spesa su cui calcolarlo e le spese ammissibili vengono definite dalle disposizioni presenti all’interno dei bandi specifici, nonché dall’Ente che pubblica il bando. E’ sempre necessario, pertanto, essere certi che il tipo di investimento che si intende avviare rientri nelle Spese ammissibili del bando sul credito d’imposta.

Credito d’imposta e Covid-19: le nuove tipologie

A seguito dell’emergenza Covid-19 i DL Rilancio e Cura Italia, hanno ampliato e modificato nuove tipologie di credito d’imposta, eccone alcuni esempi:

  • Credito d’imposta del 60% per le spese di sanificazione degli ambienti fino ad un massimo di 60.000 euro;
  • Credito d’imposta del 60% del canone di locazione relativo al mese di marzo, aprile, maggio e giugno 2020 per botteghe e negozi;
  • Credito d’imposta del 60% per l’adeguamento degli ambienti di lavoro secondo le nuove norme introdotte nella Fase 2;
  • Credito d’imposta bonus vacanze fino ad un massimo di 500 euro a favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 40.000 euro.
  • Credito d’imposta del 50% per investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali;
  • Credito d’imposta del 30% per i servizi digitali nei confronti delle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato;
  • Credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno per le imprese situate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • Credito d’imposta del 20% per aumenti del capitale sociale a seguito delle perdite causate dell’emergenza Covid-19.

Anche la Legge di Bilancio 2020 ha introdotto due nuovi crediti d’imposta:

  • Credito d’imposta del 6% sugli investimenti che riguardano l’acquisto di beni strumentali nuovi e sino al al 15/20/40% in caso dell’acquisti di beni di “impresa 4.0”;
  • Credito d’imposta Ace (Aiuto alla Crescita Economica) da utilizzare in compensazione con l’Irap;
  • Formazione 4.0 fino al 50% per gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

Altri crediti d’imposta previsti per tutto il 2020 sono:

  • Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design per gli investimenti in ricerca e sviluppo di software per l’innovazione tecnologica;
  • Credito d’imposta del 50% per l’acquisto di registratori di cassa telematici fino ad un massimo di 250 euro.

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