A partire dal 20 ottobre è attivo presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, anche per il 2021, un credito d’imposta per l’acquisizione di servizi digitali rivolto alle imprese editrici di quotidiani e periodici. Le risorse finanziarie per il 2021 sono pari a 10 milioni di euro.
Come funziona il credito d’imposta servizi digitali
Il credito di imposta per i servizi digitali è riconosciuto nella misura pari al 30% della spesa effettiva sostenuta nell’anno precedente a quello cui si riferisce il credito d’imposta per i seguenti servizi digitali:
- acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale;
- information technology di gestione della connettività.
Il credito è utilizzabile unicamente in compensazione attraverso il modello di pagamento F24 all’interno dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari.
A chi è rivolto il credito d’imposta servizi digitali
Il credito di imposta è destinato alle imprese editrici di quotidiani e periodici con:
- sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio Economico Europeo;
- residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia ovvero stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale correlata ai benefici;
- indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 58.13 (edizione di quotidiani) o 58.14 (edizione di riviste e periodici);
- iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione;
- impiego di almeno un dipendente a tempo indeterminato.
Come e quando presentare la domanda
Il credito d’imposta può essere richiesto al Dipartimento per l’informazione e l’editoria tra il 20 ottobre ed il 20 novembre dell’anno cui si riferisce il credito d’imposta.
L’elenco dei soggetti beneficiari del credito d’imposta è approvato con decreto del Capo del Dipartimento entro il 31 dicembre dell’anno cui si riferisce il credito d’imposta.