CREDITO DI IMPOSTA Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design

Il Credito di imposta per le attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design è tra le novità previste dalla legge di Bilancio 2020. Nella legge di bilancio 2020 troviamo infatti oltre a una ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali anche numerosi incentivi per attività di ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e formazione.

Se sei un imprenditore che sta investendo o a cui piacerebbe investire in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica 4.0, design e in altre attività innovative sei capitato proprio nell’articolo giusto per te!

Obiettivo

L’obiettivo del Credito di imposta per le attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design lo possiamo sintetizzare in 3 punti:

  • Accrescere l’interesse nei confronti di investimenti privati in Ricerca e Sviluppo;
  • Favorire processi e prodotti di transizione digitale;
  • Generare una fruttuosa competitività tra le imprese.

Benefici

I benefici del Credito di imposta variano in base all’ammontare degli investimenti ripartiti in questo modo:

  • Ricerca e sviluppo: CDI (Credito di imposta) del 12% nel limite di 3 milioni di euro per periodo d’imposta.
  • Design e ideazione estetica: CDI del 6% nel limite di 1,5 milioni di euro per periodo d’imposta.
  • Innovazione tecnologica: CDI del 6% nel limite di 1,5 milioni di euro per periodo d’imposta.
  • Progetti green: CDI del 10% per le attività di innovazione tecnologica che puntano a realizzare processi o prodotti con finalità di innovazione digitale 4.0 oppure ecologiche, nel limite di 1,5 milioni di euro.

Beneficiari

Possono richiedere il CDI tutte le imprese residenti nel territorio Italiano che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo. Non ci sono limiti dettati dalla loro forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale.

Caratteristiche

  • Si può usufruire del CDI attraverso compensazione in tre quote annuali dello stesso importo, a partire dal periodo di imposta successivo a quello di maturazione.
  • La certificazione deve essere rilasciata dall’incaricato della revisione legale dei conti.
  • Le imprese possono usufruire del CDI anche in compensazione dei versamenti per oneri previdenziali e assistenziali.
  • Le imprese che beneficiano del CDI devono scrivere una relazione tecnica che precisi le finalità, i contenuti e i risultati delle spese ammissibili.
  • Il CDI è inoltre cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto gli stessi costi. Questo a condizione che il cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.

Clicca qui per saperne di più sul Credito d’imposta

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