Bonus Centri Storici : Contributo a Fondo Perduto per attività economiche e commerciali

Tra le tante “vittime” del COVID-19, di cui abbiamo abbondantemente trattato nei nostri precedenti articoli, troviamo i “Centri Storici” : le zone delle nostre città che, a causa della loro alta vocazione turistica, sono state tra le prime a subire le conseguenze del calo di fatturato generato dall’emergenza del coronavirus e dalle nuove regole sul distanziamento.

Da Novembre fino a a metà Gennaio, gli esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico operanti nei centri storici delle loro Città potranno finalmente usufruire di un Contributo a Fondo perduto ad hoc.

Si tratta di una somma di denaro, corrisposta dall’Agenzia delle Entrate a seguito della presentazione di un’apposita domanda, concessa ai commercianti delle 29 città d’arte italiane più colpite dall’emergenza coronavirus sul fronte del calo del turismo.

Il bonus centri storici, così chiamato, non può essere cumulato col fondo ristorazione che sostiene la filiera del Made in Italy al 100 per cento e di cui abbiamo trattato nel precedente articolo.

Quali sono i requisiti e a chi spetta?

L’azienda che richiede il bonus centri stirici deve possedere la partita Iva attiva alla data del 30 giugno 2020 e non cessata alla data di presentazione dell’istanza; deve svolgere un’attività di vendita di beni o servizi al pubblico nelle zone A (o equipollenti) dei capoluoghi di provincia che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura tre volte superiore ai residenti oppure città metropolitane che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura almeno pari ai residenti.

Quali sono i comuni interessati?

I comuni interessati dal bonus centri storici sono 29: Venezia, Verbania, Firenze, Rimini, Siena, Pisa, Roma, Como, Verona, Milano, Urbino, Bologna, La Spezia, Ravenna, Bolzano, Bergamo, Lucca, Matera, Padova, Agrigento, Siracusa, Ragusa, Napoli, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Torino, Bari.

Come si calcola il contributo?

Il bonus centri storici viene calcolato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2019:
15%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 sono inferiori a 400 mila €;
– 10%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 superano i 400 mila € ma non l’importo di 1 milione € ;
– 5%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 superano 1 milione €.

Quando si può presentare la domanda?

Dal 18 novembre 2020 al 14 gennaio 2021.

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